Cardinale francese, beato. Protetto da papa Martino V che lo
nominò vescovo di Maguebonne (1418), fu in seguito destinato alla sede
arcivescovile di Arles e nel 1426 creato cardinale di S. Cecilia a Bologna, dove
era arrivato come governatore. Insieme ad altri quattro cardinali, nel 1431 si
oppose alla bolla papale con cui Eugenio IV scioglieva il Concilio di Basilea.
Partecipò al Concilio sostenendone vivacemente l'autorità e la
facoltà sovrana, relegando il papa in posizione secondaria e subordinata.
Opponendosi a ogni tentativo di accordo tra papa e concilio,
A. ritenne
che la risoluzione di qualsiasi questione che riguardasse la cristianità
spettasse comunque al concilio. Davanti alla resistenza di Eugenio IV, che fece
spostare il concilio a Ferrara,
A. lo fece deporre e fece eleggere
l'antipapa Felice V, aprendo così ufficialmente lo Scisma in Occidente.
Come risposta, Eugenio IV dichiarò
A. eretico e scismatico,
privandolo del cardinalato. Si giunse alla pacificazione e alla fine dello
scisma solo dopo la morte di Eugenio IV e la rinuncia di Felice V, con
l'elezione di Niccolò V (Bugly 1390 circa - Salon 1450).